La scoperta della Guardia di Finanza, oltre 1200 falsi braccianti e una truffa di oltre 7 milioni di euro.
Secondo quanto emerso, sarebbero riusciti a truffare l’Inps per oltre 7 milioni di euro.
Ciò che viene contestato è l’ indebita percezione di indennità a sostegno del reddito (disoccupazione agricola, malattia, maternità).
Il ciò avveniva dichiarando la falsa assunzione di lavoratori agricoli.
Queste sono le accuse con cui i finanzieri della Tenenza di Porto Cesareo, alle dipendenze del Comando Provinciale di Lecce, hanno arrestato, un imprenditore agricolo di Copertino, accusato di concorso in truffa ai danni dello Stato.
Arresto effettuato su disposizione del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecce.
Per le stese ipotesi di reato risultano, altresì, indagati un consulente del lavoro e un coadiutore aziendale.
Inoltre, una cittadina colombiana residente in Italia, risulta indagata per il reato di riciclaggio di ingenti somme di denaro di possibile provenienza illegale.
Le somme venivano trasferite su un conto corrente radicato in Spagna.
L’inchiesta, che tra origine da una verifica fiscale, ha consentito di individuare, tra il 2021 ed il 2023,.
Si è risalito a ciò grazie anche al contributo fornito dalla Direzione Provinciale dell’Inps di Lecce.
Quello che è emerso complessivamente 1.228 presunti ‘falsi braccianti agricoli’.
Su segnalazione delle Fiamme Gialle salentine, l’Inps ha proceduto al blocco della procedura di pagamento della somma, non ancora riscossa, che ammonta a 800mila, che corrisponde al valore della tentata ‘truffa’ ipotizzata, successivamente sottoposta a sequestro preventivo, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
L’indebito accesso a prestazioni assistenziarie, previdenziali e a misure di sostegno al reddito genera iniquità e mina la coesione sociale.
Raffaele Longo – SalentoPost