I Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bari stanno eseguendo un decreto di sequestro preventivo. Emesso dalla Procura della Repubblica, dal G.I.P. del Tribunale di Foggia, il sequestro riguarda beni mobili e immobili. Tra questi quote societarie, appartamenti, fabbricati, fondi rustici, autovetture e disponibilità finanziarie, per un valore complessivo di circa 700 mila euro.
Nel provvedimento è riconosciuta l’esistenza di un concreto quadro indiziario a carico di 13 soggetti. In relazione alle ipotesi di reato previste dalla Legge “Rognoni – La Torre” e dal nuovo codice delle leggi antimafia che obbligano le persone a comunicare al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della GF in relazione al luogo di dimora abituale, per 10 anni ed entro 30 giorni dal fatto, tutte le variazioni nell’entità e composizione del proprio patrimonio con valore non inferiore 10.329,14 euro.
La complessa operazione – in corso di svolgimento a Foggia e provincia da parte di 50 finanzieri del Nucleo PEF Bari – con il supporto del Nucleo PEF Foggia e del Gruppo P.I. Bari, Manfredonia e Cerignola – costituisce l’epilogo di articolate investigazioni finalizzate a verificare il rispetto dei suddetti obblighi di comunicazione.
Dunque secondo l’impostazione accusatoria, i soggetti accusati avrebbero omesso di comunicare operazioni attive o passive, aventi riflessi sul proprio patrimonio, di valore superiore al limite di legge.
In tale quadro, il G.I.P. di Foggia ha emesso un decreto di sequestro preventivo di beni per un importo di circa 700 mila euro.
Gli esiti dell’attività d’indagine costituiscono un’ulteriore testimonianza della costante azione svolta dalla Procura di Foggia e della Polizia Finanziaria di Bari e di Foggia. Dunque gli interventi puntano alla sottrazione dei patrimoni accumulati illecitamente dalle organizzazioni criminali e dunque alla restituzione alla collettività.
Raffaele Longo- PugliaPost