FreeLudo. Il progetto
Il progetto FreeLudo ha iniziato la sua sperimentazione la scorsa settimana. La finalità é quella di sensibilizzare gli studenti sul contrasto al gioco d’azzardo.
Il Dipartimento Dipendenze Patologiche, dell’ASL Taranto, ha ideato il progetto; il NAPS Lab lo ha implementato.
La sperimentazione, invece, é iniziata presso l’Istituto Comprensivo De Amicis di Grottaglie, con il supporto di NAPS Lab.
FreeLudo utilizza una piattaforma, e una app appositamente sviluppata, per consentire una interazione ibrida con i bambini e ragazzi, attraverso un canale di comunicazione digitale accattivante per gli utenti ma, al contempo, incoraggiando azioni sociali nella vita reale al di fuori del contesto virtuale.
FreeLudo. La piattaforma
La presentazione della piattaforma, ai docenti della scuola primaria De Amicis di Grottaglie, é avvenuta attraverso la la simulazione in classe, e raccogliendo feedback e impressioni sull’utilizzo, con l’obiettivo di rendere gli insegnanti autonomi di proporre il nuovo strumento agli studenti delle proprie classi.
Fruibile da computer, tablet e smartphone, le sfide e i contenuti sono variabili: dipendono, infatti, dalla scelta dei temi affrontati, dalla difficoltà d’approccio e dalle tematiche d’interesse.
FreeLudo Liberi di giocare. Il progetto e il gioco.
Il progetto, “FreeLudo Liberi di giocare”, ha l’obiettivo di realizzare strumenti e metodi, innovativi e accattivanti, per:
- contrastare le ludopatie
- sensibilizzare sui rischi delle dipendenze dal gioco d’azzardo
- raccogliere e analizzare dati, nel rispetto della privacy dei minori, per comprendere meglio l’incidenza del fenomeno sul territorio.
Recenti studi, hanno dimostrato l’importanza della prevenzione primaria, nei casi di disturbo da gioco d’azzardo (DGA).
In base alle ultime ricerche, si è stimato, nel 2020, un giro di circa 6 miliardi di euro per il gioco d’azzardo patologico e, il gioco online, ha superato quello in presenza.
In ambito nazionale ed europeo, circa la metà dei ragazzi, tra i 15 e i 19 anni, nell’ultimo anno, ha giocato, e il 7% di loro, ha un profilo di problematicità di fronte al gioco.
Per questo motivo, il progetto FreeLudo, si rivolge proprio alle classi prima, seconda e terza di scuola primaria, cercando di anticipare, intercettare e risolvere eventuali fattori di rischio.
Grazie al lavoro di un team multidisciplinare, composto da psicologi, assistenti sociali, una sociologa ed un’educatrice, e con il supporto di NAPS Lab, è stato realizzato un semplice gioco virtuale, che vede come protagonista un personaggio di nome Ludo che, durante il suo percorso, incorre in diverse domande che fanno riflettere sui migliori comportamenti da adottare sul tema del gioco d’azzardo.
Grazie alla collaborazione con l’Ufficio Scolastico regionale di Taranto, i bambini delle scuole primarie aderenti, guidati dai propri insegnanti, potranno giocare con Ludo, confrontandosi con le sfide e i contenuti, variabili, messi a disposizione dalla piattaforma, con possibilità di scelta su temi affrontati, difficoltà d’approccio e tematiche d’interesse.
Al termine del percorso “virtuale”, i bambini saranno invitati a raccogliere una sfida: realizzare un disegno o un piccolo manufatto, per rendere più concreto l’insegnamento trasmesso attraverso la piattaforma.