L’ Associazione Lions Club Taranto San Giorgio Jonico “Terra Jonica” ha donato, alla struttura di Nefrologia e dialisi, dell’ Ospedale SS. Annunziata di Taranto, nove Smart tv.
Le nove Smart tv, saranno installate nelle sale di emodialisi, con l’obiettivo di rendere il tempo della terapia meno noioso per i pazienti.
I pazienti, in emodialisi, sono cronici e molto fragili, visto che devono sottoporsi alla terapia per tre, quattro volte, a settimana.
Ogni trattamento di emodialisi dura quattro ore; quindi, è ben comprensibile, che questa donazione di nove Smart tv contribuisce ad attenuare, notevolmente, il disagio delle interminabili ore di attesa.
Le nove Smart tv in dettaglio:
Queste nove Smart tv, oltre a tenere compagnia ai pazienti, trasmetteranno anche video e programmi informativi sui corretti stili di vita e sulle diete più adeguate.
Inoltre, grazie alle nove Smart tv, sarà possibile impostare esercizi motori, calibrati per gli emodializzati, oltre a programmi avanzati di musicoterapia, che si sono dimostrati particolarmente utili nel migliorare lo stato di salute fisico e psichico.
Marisa Di Santo, Presidente dell’Associazione che ha effettuato la donazione, ha dichiarato: “Come nella nostra tradizione, abbiamo raccolto i fondi attraverso le nostre attività. Sono molto orgogliosa di questa attività e dell’entusiasmo di tutti i soci: un atto di attenzione per chi soffre, operando sul territorio con un’azione concreta.”
Entusiasti, anche i rappresentanti dell’Aned, Associazione nazionale emodializzati, che hanno raccontato come, durante le ore di dialisi, queste fonti di distrazione siano fondamentali, perché aiutano i dializzati a superare la lunga terapia, dimostrando attenzione e contribuendo all’umanizzazione delle cure.
“Ringrazio il Lions Club Taranto San Giorgio Jonico “Terra Jonica” per la sensibilità mostrata con questa speciale donazione, – dichiara Vito Gregorio Colacicco, direttore generale di Asl Taranto – che renderà la emodialisi meno noiosa per i pazienti nelle lunghe ore di trattamento e che, nel contempo, consentirà di impostare programmi informativi e terapeutici avanzati in grado di migliorare la qualità di vita di pazienti cronici estremamente fragili”.