In occasione del 45° anniversario l’amministrazione comunale ha ricordato questa mattina l’omicidio di Benedetto Petrone. Deposta una corona di fiori nella via a lui intitolata e presso la lapide di piazza Libertà.
Omicidio Benedetto Petrone. La cerimonia
Presenti i familiari del militante comunista, i rappresentanti del Comitato XXVIII Novembre e il sindaco di Bari Antonio Decaro. E’ stato proprio il sindaco a sottolineare la natura della cerimonia “Nei giorni scorsi, come sempre accade in prossimità del 28 novembre, tanto si è scritto. Su Benny, sui suoi assassini, sulla verità e sulla giustizia – ha esordito – Ma ancora una volta è Porzia, sua sorella, ad averci indicato la strada più giusta per onorarne il ricordo: far sì che ciò che è accaduto 45 anni fa non accada più”.
Il primo cittadino ha ricordato che l’omicidio di Benedetto Petrone non fu commesso da un fanatico psicolabile. Ma fu un’aggressione i cui mandanti vanno ricercati nella destra cittadina. A tal riguardo ha citato l’ultimo procedimento penale, disposto su richiesta dell’avvocato Laforgia, in cui si evidenzia la matrice politica e ideologica. L’obiettivo di Pino Piccolo, è scritto nella richiesta di archiviazione, era quello di affermare una supremazia politica.
Il monito del sindaco
L’omicidio di Benedetto Petrone, ha continuato il sindaco, va ricordato insieme ad altri eventi accaduti a Bari e legati alla lotta antifascista. “Perché la verità della storia va coltivata come antidoto alla violenza e al revisionismo”. Ha infine salutato la massiccia presenza di ragazzi come un segno della presenza futura di testimoni dei valori antifascisti.