In questi mesi estivi, la siccità in Puglia è diventata un vero e proprio allarme, che la grandine acuisce. Ad affermalo è Coldiretti. Nonostante i seri danni all’agricoltura prodotta dall’eccessiva afa che sta infuocando l’estate pugliese, i repentini cambi di meteo si presentano come un’aggravante, invece che come una cura.
Tutta colpa della grandine
L’estate 2022 si è rivelata decisamente più calda della media, già alta, pugliese. Ne è scaturito un allarme siccità. Il meteo di questi giorni, tuttavia, ha subito dei cambiamenti. Un sollievo per l’agricoltura? Non per Coldiretti. Infatti, il refrigerio climatico deriva da grandine, trombe d’aria, tempeste di vento che ledono ancora di più i nostri campi.
“L’arrivo di grandine, con trombe d’aria, nubifragi e tempeste di vento fa salire il conto dei danni nelle campagne in un territorio duramente provato dal caldo e dalla siccità che hanno seccato la terra, ridotto i raccolti di grano e tagliato la disponibilità di foraggio per gli animali nei campi arsi dal sole o andati a fuoco per gli incendi con danni stimati in oltre cento milioni di euro”.
Ad affermarlo è la Coldiretti Puglia, che aggiunge “in riferimento all’allerta della protezione civile con il maltempo che ha sradicato alberi, fatto cadere muretti e compromesso la viabilità in alcuna zone per le piogge torrenziali”.
Silvia Giorgi – Puglia Post