Nel pomeriggio di ieri, la tranquillità del capoluogo salentino è stata scossa da una violenta sparatoria, la vittima un 43enne.
In Via Papini, nei pressi del Campo Sportivo Montefusco a Lecce, Giuseppe De Giosa, un uomo 43enne originario di Bari, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco.
L’episodio rappresenta un grave fatto di cronaca che ha riportato il tema della sicurezza al centro dell’attenzione pubblica.
La dinamica della sparatoria
Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti, la vittima si trovava all’interno della sua Fiat Panda quando è stata raggiunta dai sicari.
Questi ultimi, dopo aver esploso i colpi mortali, si sono dileguati rapidamente, facendo perdere le proprie tracce.
Sul luogo dell’omicidio sono immediatamente intervenuti gli agenti della Squadra Volante e della Squadra Mobile della Questura di Lecce, supportati dai colleghi della Polizia Scientifica per effettuare tutti i rilievi necessari.
Il ritrovamento di droga nell’autovettura del 43enne
Durante le operazioni di rilievo, all’interno dell’auto della vittima sono stati rinvenuti 7 chilogrammi di droga.
Questo dettaglio cruciale apre nuove ipotesi investigative, suggerendo un possibile collegamento tra l’omicidio e attività illecite legate al traffico di stupefacenti.
Gli inquirenti stanno ora lavorando per comprendere se Giuseppe De Giosa fosse coinvolto in dinamiche criminali.
Le parole della prima cittadina di Lecce
“Il delitto che si è consumato poche ore fa riaccende i riflettori sul fenomeno della criminalità legata al traffico delle droga che purtroppo, in ogni area del Paese, continua ad essere un fattore di grande criticità, con tutte le inevitabili, drammatiche conseguenze che purtroppo riscontriamo.
Sono certa che gli apparati istituzionali preposti al presidio e alla difesa del territorio, dal prefetto alle forze dell’ordine agli inquirenti, sapranno far luce su questo inquietante delitto…”
Il Sindaco Adriana Poli Bortone continua poi scrivendo: “È necessario quindi un impegno corale, interventi sinergici e decisi ai quali tutti, dalle istituzioni ai cittadini, devono contribuire.
Il prefetto, sin dal suo insediamento, ha immediatamente dimostrato grande attenzione all’aspetto della sicurezza e del contrasto all’illegalità.
Il suo intervento potrà essere decisivo nel far emergere circostanze e responsabilità e nell’attuare un piano d’interventi e controlli per la sicurezza del territorio.
Sin da ora confermo la mia totale disponibilità ad essere parte attiva, secondo le mie funzioni, per garantire anche da parte del Comune di Lecce il massimo impegno per arginare e debellare questi gravi fenomeni e i rischi che ne derivano per la nostra comunità”.
Alle parole del Sindaco fanno eco anche quelle dell’assessore Regionale Alessandro Delli Noci:
“Quello che è accaduto in pieno pomeriggio nel quartiere Santa Rosa a Lecce ci lascia tutti sbigottiti e ci riporta indietro di alcuni anni, molto bui a dire la verità.
L’omicidio di un uomo che pare una vera e propria esecuzione.
In pieno pomeriggio e in una strada abitata, per ragioni al momento ignote è un fatto grave.
Che, come mi è chiaro dalle numerose chiamate che sto ricevendo da comuni cittadini e residenti della zona.”
L’ assessore continua:
“Lecce tutt’intera e ci impone di capire cosa stia realmente succedendo.
Solo pochi mesi fa, lo stesso quartiere è stato scenario di un altro fatto grave che ha visto colpire con alcuni proiettili le vetrine di un bar.
Certo che le forze dell’ordine siano già al lavoro, invito tutte le istituzioni a collaborare al massimo per restituire sicurezza e tranquillità ai leccesi.
Da parte mia e dell’ente regionale si garantisce la totale presenza e collaborazione”.