La Procura di Bari ha emesso sentenza di condanna in primo grado nei confronti di un uomo di 49 anni, residente nel Nord Italia, accusato di violenza sessuale con l’aggravante della sostituzione di persona, pornografia minorile e detenzione di materiale pedopornografico. La pena emessa lo scorso 7 giugno è di 6 anni e 2 mesi di reclusione e una multa di 40.000 euro, oltre all’interdizione dai pubblici uffici e da qualsiasi ufficio che comporti tutela, curatela, amministrazione di sostegno o rapporto di insegnamento a contatto con minori. Difatti, dopo la prima sentenza, emessa tra settembre 2020 e novembre 2021, si è poi constatato che l’uomo continuava con la sua condotta.
Nello specifico, il 49enne aveva adescato online quattro ragazze minorenni, spacciandosi per un calciatore 15enne di una squadra di serie A. Dagli accertamenti sui social, infatti, è emerso che la maggior parte dei follower del profilo dell’imputato risultavano appartenere a ragazze minorenni.
Le indagini sono partite nel 2020, dalla denuncia di un genitore che aveva trovato nel proprio cloud, condiviso con la figlia appena 12enne, immagini con contenuto sessualmente esplicito. Si è scoperto quindi che la ragazzina aveva inviato al suo ‘fidanzato virtuale’ conosciuto su Instagram delle foto intime. L’uomo le aveva raccontato di essere un milanese residente a Roma, giocatore delle giovanili di una squadra di calcio di serie A, inviando addirittura una foto con la maglia della squadra.
Con un’ altra ragazza, la conoscenza è addirittura andata al di là dello schermo: il 49enne era andato nella città dove abitava la giovanissima, l’aveva pedinata e fotografata. A quel punto si è provveduto alla custodia cautelare.
Alessandra Caccavo-PugliaPost