Continua la diatriba che vede in campo da un lato il presidente Emiliano, il quale difende la scelta fatta in piena pandemia di allestire un ospedale Covid nella Fiera di Bari e dall’ altro il sindaco Decaro che la definisce una scelta sbagliata ed insiste sullo smantellamento e il recupero di attrezzature e arredi.
Attualmente ci sono ancora ricoverati, ma ben presto la situazione emergenziale sarà superata, ed il destino della struttura dovrà necessariamente passare attraverso un accordo tra la Regione Puglia ed il Comune di Bari. Ora come ora non ci sono le deroghe al Piano regolatore per consentire l’attuale costruzione e soprattutto si rischia, a questo punto, di gettare al vento molti milioni della collettività pugliese.
Si inserisce in questo contesto il capogruppo della Lega nel Consiglio regionale, Davide Bellomo secondo cui l’ospedale in Fiera del Levante a Bari rischia di diventare un simbolo degli sprechi del nostro Paese ; difatti ha aggiunto: “tra affitti, lavori di rifacimento e adeguamento sismico, manutenzione e vigilanza, l’ente regionale ha speso in Fiera quasi 8 milioni di euro in un anno. Il piano di disattivazione dell’ospedale Covid diventi dunque l’occasione non soltanto per evitare uno spreco di denaro pubblico con investimenti improduttivi, ma anche per ripensare l’intero quartiere fieristico con criteri di efficienza, trasparenza e modernità.[…]Mi auguro che si abbia il coraggio di giocare a carte scoperte e di farci sapere quali iniziative si vogliano finalmente adottare per rivedere quello che certamente non funziona. Mi auguro che la sinistra sia all’altezza della sfida”.
Alessandra Caccavo-PugliaPost