Per l’associazione Genitori Tarantini, quello che sta accadendo nella sede dell’ ex Ilva di Taranto non può che essere chiamato beffa. Nello stabilimento reso oggetto di forti critiche per il suo elevatissimo tasso d’inquinamento, infatti, intendono organizzare dei corsi sulla salute. L’associazione evidenzia, inoltre, che l’azienda detiene anche una percentuale altissima di incidenti sul luogo di lavoro.
Genitori Tarantini vs EX Ilva: “beffa”
Oltre il danno, la beffa: è questo che dicono chiaramente Genitori Tarantini riguardo l’iniziativa di tenere corsi in un luogo pericoloso ed inquinante. Il movimento è infatti noto per opporre resistenza all’Ex Ilva per difendere la salute dei tarantini, in particolare i bambini. I casi di cancro ed altre malattie che sono definiti legati all’altissimo inquinamento provocato dall’azienda sta infatti uccidendo da anni gli abitanti di Taranto, mettendo a rischio soprattutto quelli più piccoli.
“Se non fosse drammaticamente assurdo, ci sarebbe da ridere nell’apprendere che gli studenti dedicheranno la prima delle tre settimane alla formazione obbligatoria in materia di ‘salute e sicurezza sui luoghi di lavoro’, – dichiara l’associazione Genitori Tarantini – nell’azienda con una altissima percentuale di incidenti, spesso mortali, che sta cadendo a pezzi, che ancora oggi, con la produzione al minimo, rappresenta un rischio inaccettabile per la salute di lavoratori e cittadini”.
Corsi per la salute in azienda: dichiarazioni
Acciaierie d’Italia, infatti, ha firmato una convenzione con l’istituto di istruzione secondaria Pacinotti-Fermi. Parte quindi un programma che consentira’ a 20 studenti delle quinte classi di affrontare un periodo di formazione professionale in azienda.
“Per tre settimane, per un totale di 72 ore gli allievi dell’Istituto – ha sottolineato Genitori Tarantini, definendo beffa l’accordo con l’ex Ilva, si aggireranno in quello che l’amministratore delegato Lucia Morsellia veva definito lo stabilimento piu’ moderno e sicuro d’Europa. Ma per noi resta ancora lo squallido esempio di come la produzione possa prendere il sopravvento sulla salute e sull’ambiente”.
“e’ inaccettabile – continua l’associazione genitori – che giovani della nostra provincia debbano frequentare una azienda altamente inquinante. Essa non offre la totale sicurezza personale, come piu’ volte accertato dalle indagini sui vari incidenti verificatisi in questi anni all’interno dell’area dell’acciaieria. Chiediamo ai genitori di questi ragazzi di tutelarli e di affiancarli nella scelta di un futuro diverso da quello imposto dalla collusione del Governo con l’azienda”.
Silvia Giorgi – Puglia Post