L’associazione Genitori Tarantini pone un ban ai simboli di sindacati e partiti politici alla manifestazione del 22 maggio. Lo ha comunicato sul Facebook, in vista della manifestazione prevista il 22 maggio prossimo.
La manifestazione in questione si chiama “Stop al sacrificio di Taranto”. L’evento, infatti, si terrà quel giorno dalle 16,30 alle 20,30 in Piazza Garibaldi a Taranto. L’intento è ben noto: sensibilizzare la gente ed i “potenti” sulla situazione ambientale di Taranto.
Genitori Tarantini vs simboli politici per l’ambiente
Il 22 maggio, Genitori Tarantini invita la cittadinanza a partecipare ma senza simboli politici o sindacali. Il Comitato cittadino per la Salute e l’Ambiente di Taranto ha organizzato l’evento per manifestare a favore dell’ambiente, delle attività ecocompatibili e del terziario. Il focus, quindi, deve essere interamente su questi punti, evitando una potenziale strumentalizzazione del messaggio.
“Per evitare che la manifestazione sia strumentalizzata ai fini elettorali e che non diventi una cassa di risonanza per partiti, movimenti politici e sindacati, gradiremmo che questi rinunciassero a partecipare a questo evento.
In ogni caso non saranno ammessi simboli (bandiere, stendardi, magliette) politici e sindacali”, – ha scritto Genitori Tarantini su Facebook.
“Questa città, – ha continuato l’associazione, – è stata tradita dall’intera classe politica e ci vorranno tempo e azioni concrete prima che i tarantini tornino ad avere fiducia nei partiti.”
“Ma ora no, la piazza deve tornare ai liberi cittadini, da dove si deve alzare il grido di protesta contro uno stato carnefice che non ci dà tregua, a favore di tutte quelle attività compatibili con la bellezza del territorio che sono tantissime, sono i tesori che non riusciamo ad esaltare per l’ingombrante presenza di quelle ciminiere”, prosegue l’associazione.
Il post, infine, si chiude con un invito al rispetto. “Domenica, 22 Maggio, in piazza Garibaldi la parola verrà data ai cittadini, ai medici, alle associazioni di categoria apartitiche, ai ricercatori, ai genitori che hanno perso i loro figli, agli attivisti. Rispettate questa gente.”
Silvia Giorgi – Puglia Post