Se vai a Taranto non puoi non sentir parlare del citro di San Cataldo o come viene chiamato in dialetto “Anijedde de San Catavete” e “Citre du mare masce”.
San Cataldo è il santo patrono di Taranto, era un vescovo irlandese che quando giunse nella città ionica la trovò in preda alla perdizione.
Tra i miracoli attribuiti a questo santo vi è quello di esser riuscito ad avvicinare alla fede cristiana gli abitanti di Taranto.
La leggenda dell’ anello/citro di San Cataldo
La leggenda narra che al ritorno in città dalla Terra Santa, la sua nave si ritrovò in mezzo ad una tempesta di proporzioni enormi.
L’ intero equipaggio, spaventato dalla violenza delle onde, domandò al Santo di intercedere per la loro salvezza.
San Cataldo si sfilò l’anello pastorale e lo gettò in mare.
La tempesta cessò improvvisamente e, nel punto esatto in cui l’anello era stato gettato, si formò una sorta di vortice che tutt’ora genera acqua dolce.
E’ possibile ammirare ad occhio nudo il continuo formarsi di cerchi concentrici sulla superficie del mare; ha l’aspetto di un getto d’acqua che ribolle in superficie in modo costante.
Un noto panificio Tarantino in onore a questo miracolo ha creato un dolce a forma di ciambella .
Il ciambellone abbina la pasta sfoglia salata con la pasta frolla per dolci, a ricordare la mescolanza fra acqua salmastra del mare ed acqua dolce del citro.
Una possibile Ricetta del citro di San Cataldo
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1 rotolo Pasta Sfoglia
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150 g Farina 00
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100 g Mandorle
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170 g Burro
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125 g Zucchero a velo
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1 uovo (medio)
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q.b. Cannella in polvere
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mezzo cucchiaini Lievito in polvere per dolci (circa 4 grammi)
Per il ripieno
- 250 ml Latte
- 2 Tuorli
- 12 g Farina 00
- 12 g Amido di mais (maizena)
- mezzo Limone biologico (scorza)
- 60 g zucchero semolato
- Amarene sciroppate (a piacere, io ne ho usate circa 50 grammi)
Preparazione
Versate le mandorle in un mixer e tritatele riducendole in farina, dopodiché trasferite il tutto in una ciotola e miscelate con la farina, lo zucchero ed il lievito in polvere, mescolando omogeneamente gli ingredienti.
Versate a fontana la miscela su una spianatoia e unite il burro freddo tagliato a pezzetti.
Impastate velocemente con la punte delle dita, fino a formare delle grandi briciole, a questo punto unite l’uovo, la cannella e continuate ad impastare formando un panetto liscio ed omogeneo.
Avvolgete la pasta frolla con della pellicola trasparente e lasciatela riposare circa 30 minuti in frigorifero.
In un pentolino scaldate il latte con la buccia di mezzo limone, fino a portalo quasi ad ebolizione.
Nel frattempo in una ciotola capiente mescolate i tuorli con lo zucchero, la farina e l’amido di mais, fino ad ottenere un composto liscio e ben amalgamato.
Si può lavorare il tutto con le fruste elettriche
Quando il latte sarà bollente eliminate la buccia del limone, versatelo sul composto e mescolate con un frustino (o con le fruste elettriche) fino a che il latte non si sarà ben incorporato.
Ora rimettete sul nuovo a fiamma medio bassa e mescolate, con un cucchiaio di legno o con un frustino, per qualche minuto, fino a che non vedrete la crema addensarsi sulla base del cucchiaio.
Togliete dal fuoco e continuate a mescolare per qualche secondo, poi trasferite il tutto in una ciotola e coprite la crema con della pellicola trasparente per farla raffreddare ed evitare che si secchi in superficie.
Accendete il forno a 180° statico.
Riprendete la pasta frolla che avete messo in frigorifero, stendetela in una sfoglia non troppo sottile e foderate una stampo per ciambella precedentemente barrato ed infarinato.
Riprendete la crema che nel frattempo si sarà intiepidita, mescolatela vigorosamente con un cucchiaio di legno o con un frustino, dopodiché versatela sulla pasta frolla.
Ora distribuite a vostro piacimento le amarene sciroppate sulla crema pasticcera.
Prendete il rotolo di pasta sfoglia e ricoprite la crema.
Per effettuare questa operazione facilmente, srotolate la pasta sfoglia e sistematela sullo stampo per ciambella, dopodiché passate su tutta la superficie della tortiera con il matterello, pressando bene per tagliare la pasta in eccesso.
Una volta sistemato il disco di pasta sfoglia di copertura, premente bene sui bordi con i rebbi di una forchetta per sigillare bene i bordi e bucherellate tutta la superficie con i rebbi di una forchetta.
In un bicchiere mescolate il latte con lo zucchero e le mandole in scaglie ed infine distribuite su tutta la superficie.
Per questa operazione ho usato un pennello da cucina ma se voi non l’avete potete farlo con un cucchiaio.
Infornate in forno già caldo per circa 40 minuti, fino a che il dolce avrà assunto un bel colore dorato in superficie.
Fate raffreddare completamente prima di rimuovere dallo stampo, dopodiché trasferite su un vassoio e mettete in frigorifero.
Che dire il miracolo culinario il citro di San Cataldo è pronto per esser servito!
Raffaele Longo- PugliaPost