Lo scorso 18 febbraio la procura di Bari ha ottenuto il giudizio immediato e l’arresto di quattro persone per i reati, a vario titolo contestati, di concorso in incendio doloso e frode assicurativa, per eventi che si sarebbero svolti il 17 agosto 2021. I quattro avrebbero appiccato dolosamente il fuoco al caseificio da loro gestito a Bitonto, nel Barese, per incassare i soldi dell’assicurazione e così truffare le tre compagnie assicurative con le quali avevano stipulato contratti che coprivano, per l’appunto, anche il rischio d’incendio.
Nello specifico i due gestori dell’attività commerciale, Anna Sagliano di 32 anni e il compagno 31enne Cristian Palmieri, avrebbero deciso di simulare il danneggiamento causato dal rogo del loro negozio “La Bufalina” per incassare il premio assicurativo; il 46enne Vitaliano Fanelli, dipendente dell’attività e il 44enne Maurizio Gorgoglione, suo complice, avrebbero invece cosparso di liquido infiammabile l’interno del locale dandogli fuoco e provocando una esplosione, per poi fuggire a bordo di un’auto.
L’identificazione dei presunti autori del rogo e la ricostruzione della vicenda sono state rese possibili grazie al lavoro di indagine dei poliziotti che, coordinati dal pm Gaetano De Bari, hanno analizzato meticolosamente il traffico telefonico degli indagati e le immagini dei sistemi di video-sorveglianza presenti in zona.
In attesa del processo, che avrà inzio il 7 giugno, Fanelli è detenuto agli arresti domiciliari, mentre Gorgoglione è sottoposto alla misura cautelare dell’ obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Alessandra Caccavo-PugliaPost