L’invasione della Russia ai danni dell’Ucraina sta mettendo in crisi anche il settore dell’agricoltura, e la Cia Puglia chiede aiuti. Senza questi, infatti, il settore è destinato ad attraversare difficoltà peggiori, difficilmente sanabili in tempi brevi. La Cia Puglia allora propone un piano di sostegni all’Agricoltura che siano applicati sia a livello nazionale che internazionale. Fra questi, la “Proroga del Temporary Framework Covid”.
Cia Puglia per agricoltura in crisi: aiuti a livello UE
“Si produca ogni sforzo possibile per la cessazione immediata della guerra e la promozione di un processo di pace stabile e duraturo” – è questo che la Cia Puglia (Confederazione Italiana Agricolturi) chiede senza mezzi termini al riguardo della invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
Oltre la condanna del gesto per motivi etici, la Cia si ritrova a fronteggiare una crisi dell’agricoltura che deve essere gestita tramite sostegni nazionali e internazionali. L’associazione agricola chiede al governo di mettersi all’opera per garantire tali aiuti al settore agricolo, attualmente in forte crisi.
A livello europeo, secondo la confederazione degli agricoltori pugliesi, servirebbe la “Proroga del Temporary Framerwork”, affinchè si consenta ai Paesi che fanno parte dell’Europa “di adottare azioni di intervento nell’economia, in deroga alla disciplina sugli aiuti di Stato”. In seguito, la Proroga dovrebbe anche garantire “la sospensione del patto di stabilità e crescita” e “il reperimento di risorse europee per attuare un piano di interventi secondo la logica adottata con la gestione dell’emergenza covid”.
Aiuti a livello nazionale
Sebbene sia importante che l’agricoltura riceva aiuti a livello europeo, anche l’Italia può e deve fare qualcosa per permettere all’agricoltura di uscire dalla crisi. Secondo la Cia Puglia, sarebbe indispensabile “l’eliminazione dell’Iva sulla parte delle accise per il gasolio oltre alla eliminazione definitiva e strutturale di tutti gli oneri di sistema delle addizionali sull’energia elettrica”. Inoltre, si dovrebbe “includere gli agricoltori tra i beneficiari del credito d’imposta introdotto nel decreto sostegni ter a favore delle imprese energivore”.
Come ultimo punto, infine, la Cia chiede anche di “incentivare la semina di mais, anche attraverso strumenti assicurativi, attivati con risorse pubbliche e di garantire una equa distribuzione del valore aggiunto lungo la filiera agroalimentare e incentivare i consumi di prodotti agroalimentari”.
Silvia Giorgi – Puglia Post