Carovigno – Dopo l’ individuazione e la confessione del presunto assassino del duplice omicidio in queste ore stanno emergendo ulteriori aggiornamenti.
Cosimo Calò voleva uccidere anche l’ altro fratello Carmelo. Per due volte è uscito da casa con questa intenzione.
La prima, lo stesso giorno in cui ha ucciso l’altro fratello, il 70enne Antonio, e la cognata, la 64enne Caterina Martucci.
La seconda, il giorno successivo e in questo caso, Carmelo è stato fortunato, perché Cosimo, in entrambi i casi, non è riuscito a rintracciarlo.
Dagli ulteriori aggiornamenti emergono inquietanti retroscena del duplice omicidio dei coniugi freddati all’interno della loro modesta abitazione, nell’agro di Carovigno.
Ulteriori aggiornamenti relativi all’ eredità
Carmelo spiega che “i motivi degli attriti di Antonio ed anche suoi con il fratelle Cosimo – si legge nel decreto del pm – erano diversi e riferiva che Cosimo provava astio nei loro confronti perché presumeva che i beni di Antonio (compresi quelli che questi avrebbe ereditato dalla morte del fratello Angelo in base ad un testamento olografo dello stesso Angelo) potessero essere ereditati da sua figlia, che per Antonio era la nipote preferita”.
Le incomprensioni su un’eredità da 100mila euro sorte nel maggio 2022 a seguito della morte di Angelo Calò, proprietario di un casolare adiacente a quello del fratello Antonio. Nel calderone dei dissidi familiari che avrebbero alimentato l’odio di Cosimo nei confronti di Antonio e di Carmelo rientrerebbero anche degli “episodi accaduti nel corso del tempo, anche risalenti”, si legge nel decreto. “E tra questi emerge il racconto di un taglio di alberi di un terreno di Cosimo per il quale Cosimo aveva attribuito le responsabilità a Carmelo ed Antonio”.
Raffaele Longo – SalentoPost