E’ di questa mattina la notizia di una frode alimentare avvenuta in diverse zone del territorio nazionale. Autori del reato sarebbero alcuni imprenditori ittici del territorio di Barletta-Andria-Trani.
A far scattare l’allarme è stata un’intossicazione alimentare: ha colpito una decina di persone in diverse province, dopo il consumo di tonno di pinna gialla.
Da qui sono partite le indagini della procura di Trani che hanno portato all’iscrizione nel registro degli indagati di imprenditori e dipendenti di alcune imprese ittiche.
Secondo le indagini svolte, il prodotto ittico veniva prima decongelato e adulterato con sostanze non consentite e poi messo in commercio da un’azienda di Bisceglie(BAT). La ragione risiederebbe nella volontà di esaltarne l’aspetto e il colore, rendendolo però così nocivo per la salute dei consumatori.
Sono 9 i decreti di perquisizione disposti dalla procura ed eseguiti questa mattina dai carabinieri del Nas di Bari, unitamente ai colleghi di Napoli, Taranto, Foggia, Campobasso e Salerno .
Nel mirino delle indagini sono finiti anche due laboratori privati e accreditati di Avellino a cui erano affidate le analisi sul prodotto lavorato nell’azienda biscegliese; gli inquirenti stanno ora verificando i motivi per cui i risultati di queste non evidenziassero la presenza degli additivi illeciti.
I destinatari del provvedimento dovranno rispondere a vario titolo, alle accuse di contraffazione di sostanze alimentari e frode nell’esercizio del commercio; ma anche di vendita di sostanze alimentari non genuine, distribuzione di alimenti nocivi e lesioni personali.
Alessandra Caccavo-PugliaPost