Una convenzione per aiutare chi ha difficoltà di accesso al credito ed evitare che possa essere esposto al rischio usura. A firmarla sono stati Banca Mediolanum, Fondazione Mediolanum Onlus e la fondazione San Nicola e Santi Medici di BARI, “Definiamo il “prestito di soccorso” un processo di indebitamento responsabile che può aiutare il soggetto a rientrare a pieno titolo nel circolo virtuoso della vita, restituendogli la dignità civica e sociale”, spiega Giovanni Pirovano, presidente di Banca Mediolanum e membro del comitato di presidenza Abi con deleghe a innovazione e sostenibilità evidenziano che “è necessario che le banche ascoltino il territorio e che tornino a svolgere il loro ruolo sociale nel prevenire il ricorso all’usura e facilitare l’inclusione finanziaria di famiglie perbene, ma definite non bancabili”.
“La convenzione avvia sinergie che aprono a percorsi di fiducia anche a soggetti non bancabili, rappresentando una importante leva di prevenzione e contrasto all’usura”, aggiunge monsignor Alberto D’Urso, presidente della fondazione. L’accordo prevede che per tre anni Banca Mediolanum metta a disposizione della Fondazione una linea di credito rotativa con plafond di 150mila euro che verrà utilizzata per accordare prestiti con rimborso rateale a persone in difficoltà, individuati grazie al lavoro della fondazione in collaborazione con i centri di ascolto parrocchiali che individueranno i casi sui quali la banca interviene col “prestito di soccorso” senza richiesta di garanzie.
L’istituto di credito inoltre, si impegna a erogare prestiti rateali a persone considerate non bancabili con durata massima di 5 anni (60 mesi) per un importo massimo per ogni singolo finanziamento di 15mila euro. Grazie al lavoro dei centri di ascolto parrocchiali e delle fondazioni sul territorio vengono individuate le famiglie in difficoltà. Dal 2009 la banca ha permesso a oltre 350 persone, prevalentemente donne con la responsabilità del nucleo famigliare, di superare il momento contingente di difficoltà economica, aiutandole a gestire in modo consapevole il proprio bilancio.
Raffaele Longo- PugliaPost