Per le ipotesi di reato di truffa aggravata, corruzione e subappalti non autorizzati, la Guardia di Finanza di Barletta su delega dei pm di Trani ha eseguito una serie di sequestri e perquisizioni in diverse abitazioni, uffici pubblici e aziende nei confronti di 13 persone residenti nella provincia di Barletta-Andria-Trani, Bari e Salerno. Stando a quanto afferisce l’accusa, alcuni pubblici ufficiali che ricoprono ruoli epicali nella Provincia di Barletta-Andria-Trani avrebbero chiesto e ottenuto illecitamente un finanziamento dal ministero della Transizione ecologica di 4,2 milioni destinato alla chiusura definitiva e post-gestione di una discarica che si trova nel comune di Canosa di Puglia, della ditta Cobema.
In particolare, sempre secondo la procura, i soggetti in questione avrebbero “rappresentato, attraverso omissioni e condotte illecite, una realtà diversa, inducendo in errore il Ministero” con lo scopo di ottenere i finanziamenti; avrebbero inoltre “eseguito opere non necessarie depauperando, in tal modo, fondi pubblici e lucrando sugli incentivi correlati all’appalto”.
Le indagini, che hanno peraltro origine da un’altra inchiesta della Procura di Trani a carico dei due legali rappresentanti della Cobema, indagati per inquinamento ambientale e omessa bonifica, hanno consentito, dicono dalla procura di Trani, “di raccogliere dati probatori relativi alla probabile concessione di appalti e subappalti non autorizzati, con la compiacenza dei pubblici ufficiali responsabili delle opere”, oltre che a diverse ipotesi, in corso di accertamento, di corruzione e truffa aggravata al momento contestate a pubblici ufficiali, imprenditori e professionisti.
Alessandra Caccavo-PugliaPost