Sinisa Mihajlović ha giocato la sua partita più importante senza risparmiarsi, ed oggi ci ha lasciato.
Uomo carismatico in campo e fuori dal campo, memorabile una conferenza stampa da allenatore del Torino dove alla domanda di un giornalista che chiedeva: ” Se Benessi a solo 22 anni, non era facile indossare la fascia di capitano del Torino” e Sinisa Mihajlović risponde dando una vera e propria lezione non di calcio ma di vita dicendo: ” Non è facile alzarsi alle 4… di mattina e andare a lavorare tutto il giorno e non arrivare a fine mese“.
La sua dichiarazione in conferenza stampa continuava, facendo comprendere quanto si è fortunati a svolgere il proprio lavoro nel mondo del calcio.
Ma di lezioni sul carisma Sinisa Mihajlović ne ha date tante, specie nel modo in cui ha affrontato la malattia, affrontandola senza tirarsi in dietro, proprio come faceva quando era un giocatore.
Lui che arrivò in Italia nel 1992, quando la Roma decise di puntare sul difensore Serbo acquistandolo per per 8,5 miliardi di lire.
Nel 1994 passa dalla Roma alla Sampdoria prima in prestito e poi in maniera definitiva dove rimane fino al 1998 anno in cui torna a Roma ma questa volta per indossare i colori della Lazio.
Nella Lazio rimane fino al 2004 in quell’ anno si trasferisce a Milano per giocare nell’ Inter squadra con cui chiude la sua carriera di calciatore nel 2006.
Di Sinisa ci ricorderemo sempre delle sue punizioni e dei suoi tiri da fuori area, tiri che raggiungevano anche 160kmH.
Il pensiero di Pantaleo Corvino appresa la scomparsa di Sinisa Mihajlović
Appresa la notizia della morte di Siniša Mihajlović il direttore dell’Area Tecnica del Lecce Pantaleo Corvino ha inteso esprimere il suo personale cordoglio con la seguente dichiarazione:
“Sinisa so che hai lottato da vero guerriero fino all’ultimo respiro della tua ultima partita, così come hai sempre fatto in campo. In questo momento trovo la forza solo per rivolgere alla moglie, ai figli e a tutti i suoi le mie più sentite condoglianze e la mia vicinanza. Ciao Siniša mancherai a tutti noi“.
Raffaele Longo – Puglia Post