US Lecce con le casse vuote, secondo l’ editoriale di calcio mercato della Repubblica.
Infatti si legge:
La Sampdoria non ha problemi a cedere Wladimiro Falcone. Ma la formula non potrà essere quella del prestito con obbligo di riscatto, cosa su cui il Lecce puntava per riportare il portiere in Puglia – si legge su La Repubblica-. Considerato che le casse del club giallorosso sono quasi vuote, l’unica soluzione per arrivare a Falcone è aspettare di incassare i soldi della cessione di Ceesay in Arabia”.
Forse chi ha scritto quest’ articolo conosce poco la storia o meglio, mentre scrivo io spero che sia cosi, una mancanza di conoscenza della storia e dei fatti.
E’ una follia di mezz’estate asserire, oppure anche solo pensare a Us Lecce con le casse vuote.
La società di via Costadura è una delle poche che ha il bilancio sano, lo ripeto e lo sottolineo un bilancio sano.
L’ Unione Sportiva Lecce ad oggi ha pagato in maniera regolare i suoi tesserati.
Ora vi scrivo però una cifra 200milioni di euro.
Sapete il significato di questa cifra?
Secondo un’ articolo riportato su calciomercato.com nel marzo 2023, a tanto ammontava il debito della Sampdoria.
Ed in questo caso non si parla di casse vuote ma bensì di casse in deficit.
NELL’ ARTICOLO CHE DETTAGLIA IL DEBITO SI LEGGE
“Oltre 200 milioni di euro. Questa è, secondo la stima più recente, emersa grazie alle valutazioni della composizione negoziata, l’esposizione debitoria della Sampdoria, calcolata da Eugenio Bissocoli, l’avvocato che come esperto sta portando avanti, assieme al Cda blucerchiato la composizione negoziata della crisi. La cifra complessiva è addirittura superiore di circa 50 milioni rispetto a quelli stimati da Merlyn Partners e Alessandro Barnaba nell’offerta presentata lo scorso dicembre.”
A questo punto sorge una domanda: “La storia, i fatti, la realtà. cosa dicono circa le casse vuote?”
Ai lettori l’ ardua sentenza.
Raffaele Longo – SalentoPost