Prima arrivano gli insulti, poi la violenza omofoba: è quanto è avvenuto nella serata di ieri 3 luglio a Bari. Nel capoluogo pugliese era appena terminata la celebrazione per i diritti delle persone Lgbtq+. Un episodio del genere va a dimostrare quanto ancora ce ne sia bisogno. Le due vittime, sono una coppia di ragazzə trans che sono state picchiate violentemente in un parco e addirittura prese a pietrate.
Bari Pride: violenza omofoba e transfobica
Appena un giorno era passato dalla parata Lgbtq+ che difende i propri diritti ad esistere e ad amarsi liberamente che la violenza omofoba compare. Il Bari Pride ha immediatemente segnalato l’episodio.
Erano circa le ore 20:00 e le due ragazzə trans si trovavano tranquillamente nel parco Rossini, un giardino a pochi passi dalla stazione centrale con alcuni amici. Un gruppo di coetanei li ha visti ed ha iniziato prima ad insultarle e poi a colpirle violentemente. Le due ragazzə sono state ferite con pugni e una pietrata.
“Non possiamo rimanere in silenzio – hanno denunciato gli organizzatori del Pride – davanti alla violenza prevaricatrice che si sta diffondendo nella nostra città, con chiara matrice patriarcale, omofoba e razzista: esprimiamo tutta la nostra solidarietà allə ragazzə aggreditə.”
Il Bari Pride ha inoltre sottolineato come il parco Rossani, situato in una zona centrale di Bari, stia diventando sempre più pericoloso e frequentato da individui pericolosi. Lì, infatti, spesso si sfocia nella violenza contro le persone “discriminate”: ragazze, stranieri e membri della comunità Lgbtq+.
Gli aggressori sono giovani
Il lato più raccapriccante è che gli aggressori siano proprio i giovani che tali discriminazioni dovrebberlo combatterle.
“Episodi simili al parco Rossani sono toccati a ragazzi stranieri, e tante altre sono le denunce di molestie per strada contro ragazze che abbiamo contato in questi giorni” – hanno continuato.
“Fatti che vedono come aggressori branchi di ragazzi altrettanto giovani, sollevando interrogativi rispetto ad una vera e propria emergenza educativa. Nella nostra città, non c’è spazio per la violenza: come organizzazioni sociali baresi, pur riconoscendo che alcune zone ad oggi hanno bisogno di una maggiore tutela, riteniamo che la risposta a questi episodi non possa essere solo di tipo securitario, con lo schieramento di forze dell’ordine per le strade”.
“Abbiamo ricevuto notizia di ben 4 episodi di violenza – aggiungono – aggressioni verbali perlopiù, un’aggressione fisica di stampo dichiaratamente fascista, e un momento di tensione che ha visto coinvolta una persona trans rispetto alla quale le forze di polizia non avevano gli strumenti per comprendere quanto fosse importante chiamarla col suo nome.”
Bari omofoba: Decaro si allarma
Nel frattempo, però, due persone sono finite all’ospedale come l’ennesima prova che siamo ancora lontani anni luce dalla civiltà, nonostante un corteo che ha visto sfilare più di diecimila persone.
Silvia Giorgi – Puglia Post